mercoledì 21 ottobre 2009

La danza delle Ombre



Succede per caso. Senza se o perché. Ti senti strana, diversa. Folle.
Vuoi andare via, lontano. Fuggire nel buio, di notte, senza sentire il bisogno di nasconderti dietro un cespuglio per guardare che faccia fanno non vedendoti tornare mai più.
Saranno disperati? Contenti? Dispiaciuti?
Come quando da bambina sognavi di morire, fingere di farlo, solo per spiare le reazioni degli altri.
Fottitene.

Sogni. Cosa sono i sogni?
Nuvole, aria, nebbia. Polvere.
Incorporei. Li attraversi in un istante: bim, bum, bam. Come quando da piccola saltavi a piedi uniti la linea di gesso nel cortile. Hop, hop. Prima di qua e poi di là. Qui, lì.
Sei a metà. Né carne né pesce, né bianco né nero. Chi sei? Che sei?
Boh!
Nulla. Di nulla. Di nulla.
Io penso, che penso, che penso.
Stop. Pause. Rewind.

E raccatti i cocci della tua indecisione. Perennemente in bilico, sull’orlo dell’abisso, pronta a buttarti giù. Oppure a saltare su.
E allora via, rivoluzione: cambio film, cambio aria, cambio stile. E anche i jeans.
Ombra nera contro il muro bianco. Si muove, si trasforma, si contorce. Danza.
La adoro.
Sono stufa di questo blog. Basta. Reinvantato, ristrutturato, rinato.
E chissenefrega se fa schifo.

E che ne sarà di noi? Dove sarò domani?
Cosa si fa stasera? Pizza, film o serata in discoteca?

Gelato alla nocciola che non mi piace più. L’ha rimpiazzato quello alla nutella.
Marrone e beige, oro e cioccolata. Mix di colori e di personalità.
- Sigaretta? No grazie. Non fumo, mi fa schifo. E poi puzza, ed è così banale.
- Birra? No grazie. Non bevo. Neanche l’acqua con le bollicine. Astemia fino al midollo, tollero solo l’acqua naturale. Liscia, fredda ed insapore. Asettica.
- Caffè? No, poi non riesco a dormire.
- Che cazzo riesci a fare allora?
Boh. Non lo so. So parlare, ascoltare, riflettere. Criticare, quello soprattutto. E cambiare idea ogni 5 minuti. Sono snob, ma non sono frivola. A volte mi sopravvaluto, molte più volte mi sottovaluto troppo. Prendo in giro i miei coetanei. Gli altri dicono che sono pessimista: cazzate. Sono solo realista. Cinica, anche, e ironica. Ma soprattutto con me stessa.
So giocare a poker, so analizzare i comportamenti degli altri, ma non so spiegarmi i miei. E non so truccare. Però.so.scrivere.una.frase.con.un.punto.dopo.ogni.parola.
Sono in grado di urlare quando nessuno mi sente, di cantare quando nessuno mi ascolta, di ballare quando nessuno mi guarda.
E so correre quando nessuno mi vede. Allargare le braccia, palmi in alto, e guardare il cielo. Testa reclinata, all'insù, fino a sentir crocchiare le ossa della nuca. Le pupille trafitte dal sole.
E mi chiedo cosa nasconda tutto quel blu. Se lassù c’è la felicità, la libertà, la pace, Dio.
Poi guardo di nuovo giù. Prato verde.
Blu – verde, Verde – blu.
E penso…

…e se Dio fosse uno di noi?