Ebbene si, nonostante avessi il sangue acido da mesi per l’inaspettato posticipo del rilascio cinematografico della pellicola più attesa degli ultimi anni (per non dire generazioni!), un po’ per ripicca un po’ per curiosità, sono andata a vedere quel film che, con un’abile e poco diplomatica mossa strategica, aveva silenziosamente e (in)degnamente piazzato il proprio debutto esattamente in quella che era la data ufficiale del rilascio di uno dei fenomeni letterari più importanti degli ultimi decenni.
E così, mentre triliardi di fans di tutto il mondo, di tutte le generazioni, di tutti i sessi, religioni, razze e orientamenti sessuali attendavano scalpitanti l’uscita del sesto capitolo cinematografico del fenomeno di “Harry Potter”, la Warner Brothers ha furbescamente (e stronzamente) annunciato il posticipo della suddetta uscita, inizialmente fissato al 21 Novembre 2008, fino al 17 Luglio 2009, attualmente nuova data ufficiale.
Un ritardo mostruoso, porca trota. Non si parla di giorni, settimane, ma di NOVE mesi. Potrei mettere al mondo un bambino, nel frattempo! Se continua così ci porterò i miei figli, a vedere l’ultimo capitolo della saga Potteriana, previsto per il 2011.
Colpa dello sciopero degli sceneggiatori, si giustificano loro?! Col cavolo! Solo perverse e contorte logiche di guadagno. Sanno che a Luglio incasseranno più che a Novembre. Periodo estivo, dunque concorrenza zero. Poi qualcuno mi deve spiegare come diavolo fanno gli americani e/o inglesi a preferire andare al cinema in estate piuttosto che in inverno. Misteri imperscrutabili ai comuni mortali.
Bene, ma non divaghiamo. Fatto sta che dopo lo “slittamento” del Potter e il polverone di proteste imbufalite dei suddetti triliardi di fans, una produzione cinematografica minore, partita in sordina ma già con un discreto bagaglio di appassionati, ha pensato bene di “anticipare” la data d’esordio proprio in quel famoso 21 Novembre 2008.
Trattasi di “Twilight”, trasposizione cinematografica del primo episodio della fortunata saga fantasy partorita da Sthepenie Mayer. A dimostrazione che il fantasy è particolarmente in voga al momento, e parecchio anche, che piaccia o no.
Dunque spinta dalla frustrazione, dalla curiosità e da un innato spirito critico e voglia di fare un confronto, non ho saputo resistere alla tentazione di sborsare 4.50 euro e di “sprecare” 120 minuti della mia vita per visionare codesto film tanto acclamato, idolatrato e sponsorizzato dai media.
Partendo dal presupposto che NON ho letto nessun libro della saga della Mayer, e che tutto sommato NON penso di aver buttato i miei soldi, ci tengo a esprimere un giudizio assolutamente personale ma il più possibile critico e oggettivo.
Ironia della sorte, la prima cosa che colpisce è la scelta del protagonista maschile, il semi-sconosciuto Robert Pattinson, 22enne Londinese. Curioso, perché il bel giovane era in realtà già noto ai moltissimi fans di Harry Potter, avendo interpretato la parte di Cedric Diggory nel quarto capitolo della saga. Spontaneo dunque, anche qui, il paragone. Notevolmente peggiorato (parlando di aspetto fisico, e non solo) rispetto ai tempi del Calice di Fuoco. Personalissima opinione.
Ma andiamo oltre, non siamo certo qui per parlare di bellezza fisica.
Il film tutto sommato è piacevole, gradevole nel complesso, ma senza esagerare. Realizzato discretamente, tenendo conto del ridotto budget di produzione, attori qualitativamente passabili e regia accettabile.
Peccato che con il passare dei minuti si notino le lampanti pecche.
Innanzi tutto, gli effetti speciali. Niente di sbalorditivo, tecniche già strausate e scontate. Se qualcuno pensa che siano effetti fantastici, consiglio di guardare Harry Potter e l’Ordine della Fenice, e poi provare a rifare il paragone.
Seconda cosa, la sceneggiatura.
Non del tutto da buttar via, per carità, ma piena zeppa di clichè già abusati e forse stufati persino da quei teen-agers a cui il film strizza l’occhio. La storia del bello e maledetto che si innamora della povera fanciulla indifesa di turno, le promesse strappalacrime (non ti lascerò mai, farò di tutto per proteggerti, non permetterò che ti facciano del male e bla, bla, bla…), i famosi “balli di fine anno scolastico” alla “Cinderella – story” (tipica americanata), la lezione di biologia dove, guarda che coincidenza, l’unico posto rimasto non occupato è proprio quello accanto al tenebroso Edward Cullen. Per non parlare della love-story impossibile alla “giulietta e romeo” in chiave dark, come dice la mia amica Sara, o del "remake" (per non dire plagio) di Titanic con tanto di frase scopiazzata: "Ti fidi di me?". Ridicola la scena di Edward che appena esposto al sole "sbrilluccica tutto" (ma che è?! sembra che gli abbiano spalmato su tutto il corpo quella roba tutta brillantinata e glitterosa che usavo sul mio diario quando facevo la terza elementare!). E tra l'altro qualcuno deve spegarmi come mai il "cattivo" capitato lì quasi per caso è sempre interpretato da un figo da paura, (vedi Voljock di the O.C...!) che vuole far del male alla bella Bella (no, non ho sbagliato, il primo è un aggettivo e il secondo è il nome della protagonista) e poi si rivela alla fine un idiota assurdo che dopo aver progettato chissà quale malefico piano si lascia trovare e ammazzare quasi come se nulla fosse. boh! ci sono 30 minuti di fughe roccambolesche nel bosco e in macchina, la trovata geniale (?) del filmino registrato da usare come esca, poi la lotta spettacolare nella scuola da ballo (uno dei pochi momenti ben fatti del film) e poi, cosa succede?!Arrivano i Cullen da un momento all'altro (non si capisce come facciano a trovarlo e ad arrivare sempre nel momento giusto) e per il cattivo non c'è scampo. Un pò deludente come finale, mi aspettavo più colpi di scena...
Insomma, cose già viste e riviste, alquanto prevedibili.
Ma forse, di questo, la colpa non è da imputare tutta agli sceneggiatori. Mi verrebbe da dire che sia colpa della Mayer, che ha messo in piedi una saga forse non così prodigiosa come molti ritengono, ma non avendo mai letto nessun suo libro posso anche concedere il beneficio del dubbio.
Certamente però posso affermare che di originale non c’è proprio nulla, nella sua storia. I vampiri sono creature fantastiche stra-note e stra-rappresentate, in tutti i contesti (vedi Dracula, Buffy, Streghe ecc ecc) così come l’improbabile storia d’amore a lieto fine tra il “leone e l’agnello” in questione (giusto per citare le parole del film).
Del film colpisce la freschezza degli attori, il loro impegno recitativo, attrae in qualche modo questa storia di passione tra due bei ragazzi, che fa sempre un po’ sognare migliaia di adolescenti, qualche battuta “comica” all’interno dei 120 minuti, ma niente di più.
Nulla di lontanamente paragonabile, concedetemelo, allo straordinario mondo creato ( e non riadattato) dalla prodigiosa penna di J.K.Rowling.
So che sono probabilmente due saghe molto differenti e difficilmente accostabili, ma dopo aver udito e letto per settimane frasi del tipo: "Sembra che Harry abbia bisogno di far posto a Bella ed Edward..."....oppure: “Il vampiro fa un solo boccone di Harry Potter”, e dopo aver visto questo “famoso” Twilight, mi viene un po’ da sorridere. Tranquilli, fedelissimi fans di Enrico Pottero (giusto per italianizzarlo, xd!) niente potrà mai soppiantare il nostro idolo. La PotterMania sarà difficilissima, se non impossibile, da eguagliare.
Di certo, non ci riuscirà Twilight.
E giusto per non essere accusata di presunzione, rilascio quanto dichiarato dalla stessa Stephenie Mayer, scrittrice di Twilight:
"E' più facile paragonare i nostri fans tra loro che me e la Rowling. Entrambe abbiamo lettori estremamente entusiasti che viaggerebbero per miglia per vederci e essere coinvolti, e tutti tengono molto ai nostri personaggi. Ma le storie di Harry Potter e Twilight sono molto diverse. L'audience di J.K. Rowling è universale, il che significa che tutti condividiamo con lei parte dei suoi lettori. E' molto lusinghiero essere paragonata a lei ma non ci sarà mai un'altra J.K. Rowling. E' un fenomeno che non si ripeterà."
Quando rivedrete centinaia di fans stipati dietro una libreria in attesa di acquistare l’ultimo libro di una saga letteraria, quando vedrete furgoni delle case editrici “assaliti” dai lettori in attesa di avere tra le mani un semplice libro senza voler aspettare qualche ora in più, quando ci sarà un’altra donna che diventerà la più ricca del Regno Unito semplicemente grazie ai suoi libri, fatemelo sapere.
È anche vero che, nonostante tutto, Harry Potter ha già alle spalle 5 film realizzati e 7 libri pubblicati, oltre che un massiccio battage pubblicitario su tutti i fronti, mentre Twilight è “solo” al primo episodio cinematografico e al quarto cartaceo.
Forse la fama della Mayer crescerà nei prossimi anni tanto da raggiungere quella della Rowling, anche se a me sembra alquanto arduo.
Ma nessuno ha la palla di vetro, e così…impossibile is nothing.
Ai posteri, dunque, l’ardua sentenza.
Skina
E così, mentre triliardi di fans di tutto il mondo, di tutte le generazioni, di tutti i sessi, religioni, razze e orientamenti sessuali attendavano scalpitanti l’uscita del sesto capitolo cinematografico del fenomeno di “Harry Potter”, la Warner Brothers ha furbescamente (e stronzamente) annunciato il posticipo della suddetta uscita, inizialmente fissato al 21 Novembre 2008, fino al 17 Luglio 2009, attualmente nuova data ufficiale.
Un ritardo mostruoso, porca trota. Non si parla di giorni, settimane, ma di NOVE mesi. Potrei mettere al mondo un bambino, nel frattempo! Se continua così ci porterò i miei figli, a vedere l’ultimo capitolo della saga Potteriana, previsto per il 2011.
Colpa dello sciopero degli sceneggiatori, si giustificano loro?! Col cavolo! Solo perverse e contorte logiche di guadagno. Sanno che a Luglio incasseranno più che a Novembre. Periodo estivo, dunque concorrenza zero. Poi qualcuno mi deve spiegare come diavolo fanno gli americani e/o inglesi a preferire andare al cinema in estate piuttosto che in inverno. Misteri imperscrutabili ai comuni mortali.
Bene, ma non divaghiamo. Fatto sta che dopo lo “slittamento” del Potter e il polverone di proteste imbufalite dei suddetti triliardi di fans, una produzione cinematografica minore, partita in sordina ma già con un discreto bagaglio di appassionati, ha pensato bene di “anticipare” la data d’esordio proprio in quel famoso 21 Novembre 2008.
Trattasi di “Twilight”, trasposizione cinematografica del primo episodio della fortunata saga fantasy partorita da Sthepenie Mayer. A dimostrazione che il fantasy è particolarmente in voga al momento, e parecchio anche, che piaccia o no.
Dunque spinta dalla frustrazione, dalla curiosità e da un innato spirito critico e voglia di fare un confronto, non ho saputo resistere alla tentazione di sborsare 4.50 euro e di “sprecare” 120 minuti della mia vita per visionare codesto film tanto acclamato, idolatrato e sponsorizzato dai media.
Partendo dal presupposto che NON ho letto nessun libro della saga della Mayer, e che tutto sommato NON penso di aver buttato i miei soldi, ci tengo a esprimere un giudizio assolutamente personale ma il più possibile critico e oggettivo.
Ironia della sorte, la prima cosa che colpisce è la scelta del protagonista maschile, il semi-sconosciuto Robert Pattinson, 22enne Londinese. Curioso, perché il bel giovane era in realtà già noto ai moltissimi fans di Harry Potter, avendo interpretato la parte di Cedric Diggory nel quarto capitolo della saga. Spontaneo dunque, anche qui, il paragone. Notevolmente peggiorato (parlando di aspetto fisico, e non solo) rispetto ai tempi del Calice di Fuoco. Personalissima opinione.
Ma andiamo oltre, non siamo certo qui per parlare di bellezza fisica.
Il film tutto sommato è piacevole, gradevole nel complesso, ma senza esagerare. Realizzato discretamente, tenendo conto del ridotto budget di produzione, attori qualitativamente passabili e regia accettabile.
Peccato che con il passare dei minuti si notino le lampanti pecche.
Innanzi tutto, gli effetti speciali. Niente di sbalorditivo, tecniche già strausate e scontate. Se qualcuno pensa che siano effetti fantastici, consiglio di guardare Harry Potter e l’Ordine della Fenice, e poi provare a rifare il paragone.
Seconda cosa, la sceneggiatura.
Non del tutto da buttar via, per carità, ma piena zeppa di clichè già abusati e forse stufati persino da quei teen-agers a cui il film strizza l’occhio. La storia del bello e maledetto che si innamora della povera fanciulla indifesa di turno, le promesse strappalacrime (non ti lascerò mai, farò di tutto per proteggerti, non permetterò che ti facciano del male e bla, bla, bla…), i famosi “balli di fine anno scolastico” alla “Cinderella – story” (tipica americanata), la lezione di biologia dove, guarda che coincidenza, l’unico posto rimasto non occupato è proprio quello accanto al tenebroso Edward Cullen. Per non parlare della love-story impossibile alla “giulietta e romeo” in chiave dark, come dice la mia amica Sara, o del "remake" (per non dire plagio) di Titanic con tanto di frase scopiazzata: "Ti fidi di me?". Ridicola la scena di Edward che appena esposto al sole "sbrilluccica tutto" (ma che è?! sembra che gli abbiano spalmato su tutto il corpo quella roba tutta brillantinata e glitterosa che usavo sul mio diario quando facevo la terza elementare!). E tra l'altro qualcuno deve spegarmi come mai il "cattivo" capitato lì quasi per caso è sempre interpretato da un figo da paura, (vedi Voljock di the O.C...!) che vuole far del male alla bella Bella (no, non ho sbagliato, il primo è un aggettivo e il secondo è il nome della protagonista) e poi si rivela alla fine un idiota assurdo che dopo aver progettato chissà quale malefico piano si lascia trovare e ammazzare quasi come se nulla fosse. boh! ci sono 30 minuti di fughe roccambolesche nel bosco e in macchina, la trovata geniale (?) del filmino registrato da usare come esca, poi la lotta spettacolare nella scuola da ballo (uno dei pochi momenti ben fatti del film) e poi, cosa succede?!Arrivano i Cullen da un momento all'altro (non si capisce come facciano a trovarlo e ad arrivare sempre nel momento giusto) e per il cattivo non c'è scampo. Un pò deludente come finale, mi aspettavo più colpi di scena...
Insomma, cose già viste e riviste, alquanto prevedibili.
Ma forse, di questo, la colpa non è da imputare tutta agli sceneggiatori. Mi verrebbe da dire che sia colpa della Mayer, che ha messo in piedi una saga forse non così prodigiosa come molti ritengono, ma non avendo mai letto nessun suo libro posso anche concedere il beneficio del dubbio.
Certamente però posso affermare che di originale non c’è proprio nulla, nella sua storia. I vampiri sono creature fantastiche stra-note e stra-rappresentate, in tutti i contesti (vedi Dracula, Buffy, Streghe ecc ecc) così come l’improbabile storia d’amore a lieto fine tra il “leone e l’agnello” in questione (giusto per citare le parole del film).
Del film colpisce la freschezza degli attori, il loro impegno recitativo, attrae in qualche modo questa storia di passione tra due bei ragazzi, che fa sempre un po’ sognare migliaia di adolescenti, qualche battuta “comica” all’interno dei 120 minuti, ma niente di più.
Nulla di lontanamente paragonabile, concedetemelo, allo straordinario mondo creato ( e non riadattato) dalla prodigiosa penna di J.K.Rowling.
So che sono probabilmente due saghe molto differenti e difficilmente accostabili, ma dopo aver udito e letto per settimane frasi del tipo: "Sembra che Harry abbia bisogno di far posto a Bella ed Edward..."....oppure: “Il vampiro fa un solo boccone di Harry Potter”, e dopo aver visto questo “famoso” Twilight, mi viene un po’ da sorridere. Tranquilli, fedelissimi fans di Enrico Pottero (giusto per italianizzarlo, xd!) niente potrà mai soppiantare il nostro idolo. La PotterMania sarà difficilissima, se non impossibile, da eguagliare.
Di certo, non ci riuscirà Twilight.
E giusto per non essere accusata di presunzione, rilascio quanto dichiarato dalla stessa Stephenie Mayer, scrittrice di Twilight:
"E' più facile paragonare i nostri fans tra loro che me e la Rowling. Entrambe abbiamo lettori estremamente entusiasti che viaggerebbero per miglia per vederci e essere coinvolti, e tutti tengono molto ai nostri personaggi. Ma le storie di Harry Potter e Twilight sono molto diverse. L'audience di J.K. Rowling è universale, il che significa che tutti condividiamo con lei parte dei suoi lettori. E' molto lusinghiero essere paragonata a lei ma non ci sarà mai un'altra J.K. Rowling. E' un fenomeno che non si ripeterà."
Quando rivedrete centinaia di fans stipati dietro una libreria in attesa di acquistare l’ultimo libro di una saga letteraria, quando vedrete furgoni delle case editrici “assaliti” dai lettori in attesa di avere tra le mani un semplice libro senza voler aspettare qualche ora in più, quando ci sarà un’altra donna che diventerà la più ricca del Regno Unito semplicemente grazie ai suoi libri, fatemelo sapere.
È anche vero che, nonostante tutto, Harry Potter ha già alle spalle 5 film realizzati e 7 libri pubblicati, oltre che un massiccio battage pubblicitario su tutti i fronti, mentre Twilight è “solo” al primo episodio cinematografico e al quarto cartaceo.
Forse la fama della Mayer crescerà nei prossimi anni tanto da raggiungere quella della Rowling, anche se a me sembra alquanto arduo.
Ma nessuno ha la palla di vetro, e così…impossibile is nothing.
Ai posteri, dunque, l’ardua sentenza.
Skina