mercoledì 21 gennaio 2009

Utopie



Ho imparato che le persone si dividono in quattro categorie, quando sono messe faccia a faccia contro i sogni.
Ci sono quelli che non ne hanno nessuno. E sono i più miserabili. Forse indegni di aver ricevuto il dono dell’esistenza.
Ci sono quelli che fingono di non averli. Sostengono di non credere in queste frivolezze, di avere una vita già abbastanza perfetta per pensare di deturparla con qualcosa di talmente illusorio da sgretolarsi con la stessa facilità di un castello di carte.
Il più delle volte sono quelli che fanno di tutto per deridere le tue aspirazioni. Sono arsi dall’invidia, dalla rabbia per non aver il coraggio di mostrarsi alla gente completamente denudati di ogni brandello d’ipocrisia.
Poi, ci sono quelli che li ostentano senza pudore. Te li sbattono sotto gli occhi di continuo, ne parlano con chiunque, li dipingono dappertutto, si esaltano solo pensandoci. Idolatrano anche le più effimere utopie.
Questi, sono quelli che hanno disperatamente bisogno di aggrapparsi alle fantasie per non annaspare nel nero vortice della realtà. Ma spesso, non se ne rendono neanche conto.
Infine, ci sono quelli che sognano in segreto. Vivono di fantasie, sperano in silenzio. Proteggono i loro sogni da chiunque, ci tengono così tanto da essere divorati dalla paura al solo pensiero di sottrarli dalla calda ombra della propria intimità per esporli sotto gli occhi di coloro che non li capirebbero. Come se celassero tra le mani una delicata farfalla le cui ali risulterebbero sciupate al solo sguardo di estranei.
Però li coltivano di nascosto, morbosamente gelosi e ossessivamente protettivi. Li rincorrono in sordina, con il cuore colmo di determinazione e sul viso una maschera di perenne noncuranza.
Il più delle volte, questi, sono quelli destinati a realizzarli.

Poi ho imparato che rincorrere un sogno è come innamorarti del tuo peggior nemico. O del tuo migliore amico.
Sai che non ti ricambierà mai. Sai che ti farà soffrire, ti lascerà disillusa, prosciugherà tutte le tue energie. Inevitabilmente ti tradirà, e ogni volta che lo scoprirai ti ritroverai a inveire contro l’amante di turno e a chiederti perché. Perché lei si, e tu no? Perché lei ce l’ha fatta, e tu sei ancora lì? Che cos’ha lei che a te manca?
Ti capiterà di aver voglia di farla finita, di piangere lacrime sul latte versato, di sputare sopra le tue effimere illusioni. Penserai di aver fallito, di aver buttato le tue forze, vorrai tornare indietro e chiederti come aver potuto credere di poterci riuscire.
Guarderai il tuo sogno con disprezzo, lo deriderai, vedrai in lui lo specchio delle tue debolezze e l’ingannevole rifugio della tua tormentata coscienza.
Finché non lo raggiungerai.

3 commenti:

  1. Ma amare i propri sogni è una delle cose più belle dell'intera vita... :)
    E te la riempie, davvero. Né più né meno che un grande, "tangibile", amore.

    :)

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  2. Perfettamente, totalmente, assolutamente, incondizionatamente d'accordo... =) !
    Grazie del commento..

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  3. carino il tuo blog! :)
    lo metto volentieri tra i miei link
    se hai voglia fai altrettanto con il mio.
    ciao!

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