mercoledì 4 febbraio 2009

Alternative World


Eppure a volte, mi capita ancora di estraniarmi in un universo tutto mio. Anzi no, non sono io ad entrare in un altro mondo, è proprio quell’altro mondo a farsi largo prepotentemente tra i meandri più reconditi dei miei pensieri, ad irrompere bruscamente nella mia realtà mentale e persino visiva. Come se la quotidianità che mi circonda cambiasse improvvisamente forma, sfumando gradualmente in una realtà dai contorni sempre più fantastici. Non è come sognare: i sogni sono fittizi, ingannevoli, offrono una rappresentazione distorta e illusoria della verità.
Questo è qualcosa di più. È come entrare nell’Eden, ma dalla porta di servizio. Come essere introdotti di soppiatto in un universo che pochi, pochissimi, o forse nessuno tranne te, ha avuto la possibilità di scoprire. E il bello è che, quando accade, non te ne rendi neanche conto: sei scioccato, completamente paralizzato dallo stupore e dalla meraviglia. Ti ritrovi a chiederti cosa ci fai lì, e perché gli altri non sono con te. Vorresti che anche loro ammirassero quello che tu vedi, che senti, che percepisci, vorresti che la smettessero di guardarti come se fossi diventata matta.
Poi però, ti rendi conto che è più bello essere da soli. Dà più gusto a quello che osservi, lo rende più caldo, più intimo, più segreto.
Ed è allora che mi rendo conto di essere infinitamente riconoscente a chi mi ha donato questo corpo, che come una rete dorata, imprigiona la mia essenza. Perché dentro, ho un mondo che nessuno potrà mai neanche immaginare…

1 commento:

  1. wee skina mia...sei una grande...sapevo ti piacesse scrivere..ma nn ke fossi così stupendamente brava..!:-)
    cmq dv dire ke ti avevo anke sottovalutato dal punto d vista cariatteriale..e ne abbiamo parlato di qst durante le camminate gelide in POLACCHIA..ihih..amò sei una grande..m disp un sacco ke stasera nn vieni...c ved a scuola..un bacione..ti voglio bene...chica!

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