martedì 18 maggio 2010

Atelofobia



Tace attonita

la banalità dell’anima

sottomessa alla meravigliosa bellezza,

schiava dell’ineffabile perfezione.

E i frammenti di infinito

che serpeggiano, evanescenti,

tra il nichilismo di pensieri vacui

e il qualunquismo di riflessioni inutili,

si trastullano nella perenne indecisione,

troppo timidi per sublimarsi

nell’immensità del divino,

troppo vili per crogiolarsi

nel conforto dell’anonimato.

E quando la notte scura

inghiottirà questo cielo gelido

rimarrò preda

di un’insoddisfazione deleteria

e dell’ossessiva fobia

di annegare nella mediocrità.

2 commenti:

  1. Che bella questa poesia. Mi ci ritrovo molto, in questa poesia. Bello il titolo, l'argomento, e la composizione. Brava!!

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  2. Molto bella :D complimenti!!! Ahahaha hai usato tutte le parole colte che conoscevi?? Comunque non aver paura, la perfezione non esiste, è inarrivabile, ci si può soltanto avvicinare (relativamente...) come fanno gli asintonti con le loro rette.

    Luça :)

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